Grecale, Scirocco, Libeccio e Maestrale: i quattro punti intermedi della rosa dei venti danno il nome alle camere di Kalamarina rooms

La rosa dei venti, o anche detta “stella dei venti”, così chiamata per la su rappresentazione grafica con diversi rombi sovrapposti che ricordano i petali di una rosa o le punte di una stella, è stato fin dall’antichità uno strumento essenziale l’orientamento e la navigazione dei popoli del Mediterraneo.

La Rosa dei venti ci indica la provenienza dei venti che insistono su una determinata regione, o su un’area geografica, durante un periodo di tempo piuttosto lungo. 

Pensò ai venti della vita, perché ci sono venti che accompagnano la vita: lo zefiro soave, il vento caldo della gioventù che poi il maestrale si incarica di rinfrescare, certi libecci, lo scirocco che accascia, il vento gelido di tramontana. Aria, pensò, la vita è fatta d’aria, un soffio e via…

 

(Antonio TabucchiIl tempo invecchia in fretta, 2009)

Il diagramma della rosa dei venti può variare secondo il grado di precisione che si vuole ottenere. La rappresentazione più semplice è quella a 4 punte,  formata da quattro quadranti da 90° che indicano i quattro punti cardinali, Nord (o settentrione, o mezzanotte), Est (detto anche oriente o levante), Sud (o meridione) e Ovest (chiamato anche occidente o ponente), da cui soffiano rispettivamente il vento di tramontana, il levante, il mezzogiorno (o ostro) e il ponente.

La rosa dei venti a 8 punte è invece quella che segna anche i punti intermedi ovvero nord-est, sud-est, nord-ovest, sud-ovest da cui soffiano rispettivamente i venti Grecale, Scirocco,  Maestrale e Libeccio e e per questo motivo la rosa dei venti a 8 punte è parte del logo di Kalamarina rooms.

Grecale

Arriva dalla Grecia, è un vento freddo e secco che soffia da nord-est sulle regioni del Mediterraneo centrale e su quelle adriatiche. Si tratta di un vento di origine boreale (proveniente dal nord). Nell’antica Grecia, Borea era il personaggio mitologico che rappresentava il vento del Nord.

Scirocco

Il termine deriva dalla parola araba shurhùq che significa “vento di mezzogiorno”. Secco e caldo, proviene da sud-est e porta le piogge di sabbia che arrivano dal deserto del Sahara. È tipico del periodo primaverile e autunnale e raggiunge il massimo dell’intensità nei mesi di marzo e novembre.

Maestrale

Il “vento maestro” conosciuto anche con il nome di Mistral, dal provenzale antico, è un vento freddo e particolarmente potente che soffia soprattutto nella Valle del Rodano, in Francia, e in Corsica e Sardegna.

Libeccio

Chiamato anche africo (dal latino afrĭcus) e conosciuto con il nome di Garbino, un termine che deriva dall’arabo gharbī e significa “occidentale”. Secondo alcune ipotesi, il termine deriva dalla parola greca libykós, Libia, o dal termine arabo lebeǵ, che a sua volta deriva dal greco líps-libós, e significa “vento portatore di piogge”. Il libeccio è una brezza marina, tipica della stagione estiva, che soffia lungo le coste della penisola italiana e porta con sé, soprattutto nei territori dell’Italia meridionale, calore e polvere del deserto del Sahara.